LE STAMPE GIAPPONESI E LA LORO INFLUENZA

Le xilografie Ukiyo-e (浮世絵) sono un genere di stampa artistica sviluppatasi nel periodo Edo, (tra il XVII e il XX secolo), letteralmente significa “immagini del mondo fluttuante”, un mondo in continua mutazione, impermanente.

Un tipo di arte impostato sulla rappresentazione bidimensionale dal taglio fotografico, senza ombre, con un colore piatto e pochissime sfumature. 

In Europa, la diffusione delle stampe giapponesi influenzò molti artisti.                                                   Il fiume Tama nella provincia di Musashi, Periodo Edo, Katsushika Holusai.   

I nuovi canoni estetici, il taglio, la composizione, l’assoluta mancanza di volume stupiscono talmente tanto i pittori europei che decisero di appropriarsene.

Naque così il giapponismo: la diversa capacità di una cultura di fare propri elementi e principi dell’arte giapponese.


DEGAS

Degas - Donna che si pettina - 1887

 

 

 

Kitagawa Utamaro - Bellezza alla toiletta - 1790


Nonostante lo stile degli impressionisti sia completamente diverso da quello degli artisti giapponesi, è innegabile che ne siano comunque fortemente influenzati per quanto riguarda le tematiche (paesaggi e scene di vita quotidiana in particolare) e i tagli compositivi proposti dalle stampe.

Edgar Degas, La Pista, 1877-80

 

 

Ando Hiroshige, Ruota di carro sulla spiaggia, 1857 circa

Nel dipinto di Degas la carrozza e l'uomo con il cilindro in primo piano risultano tagliati, mentre a sinistra c'è un ampio spazio vuoto: la composizione “pesa” di più sulla destra, dando un'impressione di instabilità.  


Anche nella stampa di Hiroshige il carro in primo piano risulta tagliato e il peso compositivo è spostato verso destra. 

Questa è una delle stampe che colpì particolarmente gli artisti francesi.

MONET

Claude Monet, Lo Stagno delle Ninfee. 1900

 

 

 

Utagawa Hiroshige, Nel Recinto del Santuario di Tenjin a Kameido, 1856 circa


Monet, ispirandosi agli scorci delle stampe che aveva appese in sala da pranzo, crea un giardino in stile giapponese a Giverny. Si tratta del giardino con le ninfee che egli ritrarrà spesso nell'ultima parte della sua vita.

Il vero giardino di Monet a Giverny

Claude Monet, Terrazza sul mare

Hokusai, Terrazza del tempio dei cinquecento Rakan

 



VAN GOGH

 “Tutto il mio lavoro si basa sulla giapponeseria”

Autoritratto con orecchio bendato, Vincent Van Gogh

   Geisha in un paesaggio, Sato Torakiyo


Van Gogh accolse l’arte giapponese con grande entusiasmo e passione.

 Il pittore in poco tempo riuscì a crearsene una collezione personale e la sua produzione artistica si arricchì dello stile e dei temi dell’ ukiyo-e.

Vincent Van Gogh, Ponte sotto la Pioggia, 1887 

Utagawa Hiroshige, Improvviso Acquazzone sul Grande Ponte vicino Atake, 1857 


Vincent Van Gogh, Ritratto di Père Tanguy, 1887

Utagawa Kunisada, La Cortigiana Takao della Casa Miuraya, 1861

Hiroshige II, Campanelle dei Giardini a Iriya

Utagawa Hiroshige, Il Ciliegio di Yoshitsune vicino al Santuario di Noriyori, 1833

Vincent Van Gogh, Japonaiserie: Oiran


MUCHA

                                 L' immortale Qin Gao, Kitagawa Utamaro

 

 

 

 

 

Le pietre preziose, Mucha

 

 


Mucha è uno dei protagonisti dello stile noto come 'Liberty' o 'Art noveau', le sue opere hanno alcune caratteristiche in comune con le ukiyo-e, ad esempio il colore steso in modo uniforme che le rende piatte, l'uso di una linea di contorno nera ben evidente e la decorazione, data da elementi come i fiori nelle tavole di Mucha e dalle onde nelle stampe giapponesi.

Nonostante queste peculiarità comuni, notiamo comunque delle differenze, Mucha è più attento all'anatomia dei corpi e sfrutta in chiave decorativa le chiome fluenti delle donne, che nelle stampe giapponesi sono quasi sempre raccolti; inoltre le sue opere sono contraddistinte da dei grandi cerchi che pone attorno alle sue figure (caratteristica personale del suo stile).

KLIMT

Keisai Eisen

 

 

 

 

 

Gustav Klimt, La Ballerina, 1916


Nei dipinti di Klimt le figure (molto spesso donne) sembrano fluttuare in un mare di ornamenti, proprio come nelle xilografie ukiyo-e. L’abbinamento di motivi grandi e motivi piccoli, le applicazioni d’oro e d’argento con effetto di rilievo, l’eliminazione di ogni volume corporeo e l’elaborazione raffinata ricordano lo stile giapponese.

Kitagawa Utamaro

 

Gustav Klimt, Signora con il ventaglio 



Anche in Italia il Giapponismo ebbe grande influenza, sia come fenomeno di costume che come movimento artistico.