Architettura organica


 

L' Architettura Organica è il rapporto armonioso tra architettura e natura raggiungibile attraverso la conoscenza e l' imitazione della natura stessa.

 

 

Nell'architettura contemporanea questo concetto fu sviluppato nell'opera di Frank Lloyd Wright i cui capisaldi nella  pratica architettonica furono l'inserimento dell'edificio nel contesto naturale, l'uso di materiali specifici adatti al luogo, la valorizzazione delle esigenze emotive dell'uomo.

Gli architetti che si riconobbero nel movimento organico cercarono di fare dell' architettura l'espressione della funzionalità, libera dall'imposizione di stili, che si ispira alla natura, alla semplicità e alla spontaneità. 

I punti più importanti che caratterizzano questa branca dell' architettura moderna sono:

-ridurre al minimo le partizioni, l'aria e la luce devono permeare nell' insieme, creando un'unità   architettonica;

-creare un'armonia dell'edificio con l'ambiente esterno accentuando l'aggetto delle superfici   orizzontali della casa; 

-rendere l'abitazione più libera, umana ed abitabile eliminando la concezione     delle stanze come luogo chiuso;

-dare proporzioni logiche ed umane alle aperture interne ed esterne rendendole naturalmente   ricorrenti in tutta la struttura dell'edificio;

-evitare le combinazioni di diversi materiali, usando per quanto possibile un unico materiale la   cui natura deve legarsi all'edificio divenendo espressione della sua funzione;

-incorporare organicamente gli impianti come elementi inter-reagenti nella struttura       dell'edificio;

-far divenire l'arredamento parte integrante dell'edificio come architettura organica col tutto.


Frank Lloyd Wright è uno dei più grandi architetti del '900

Nasce nel Winsconsin nel 1869.

Fondatore dell' architettura organica era una personalità con temperamento incline alle sfide e alla scoperta di nuovi orizzonti culturali e artistici; nella sua carriera durata più di 70 anni progettò oltre un migliaio di case, uffici, chiese, scuole, biblioteche, ponti, musei, ecc...


Ralph Erskine, nato nel 1914, è stato un architetto inglese naturalizzato svedese, teorico e progettista dell' architettura organica, era famoso per i suoi progetti originali e avveniristici.

L'idea di Erskine è quella di una architettura come ''umile lavoro'', come è espresso nelle parole di Stefano Ray: ''risposta alle necessità e ai desideri più elementari dell'uomo''.


Bijoy Jain è un architetto indiano, fondatore dello STUDIO MUMBAI, nelle sue opere concilia la cultura indiana con quella occidentale.

 

''Il mio interesse è principalmente nel fare ciò che faccio, con cura. Come architetto, il modo in cui immagini di aprire una porta, sviluppare una sedia, disegnare la trama di una parete o di un pavimento, è molto importante. Riguarda la qualità, la considerazione che applichi alla creazione di qualcosa. E si tratta di essere attenti all'ambiente, ai materiali e agli abitanti. Deve essere inclusivo.''

Alvar Aalto è un architetto, designer e accademico finlandese, uno dei maggiori esponenti europei dell'architettura organica. Nacque nel 1898 in Finlandia.

 

"L'architettura deve avere fascino; è un fattore di bellezza nella società. Ma la vera bellezza non è una concezione della forma: essa è il risultato di armonia tra diversi fattori intrinseci, non ultimo, quello sociale."


Carlo Scarpa  è stato un architetto e designer italiano.

Per la sua opera ha ottenuto il premio Olivetti, il premio IN/ARCH, la Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte, il Premio della Presidenza della Repubblica per l'architettura, e le nomine a membro degli Honorary Royal Designers for Industry, dell'Accademia Olimpica di Vicenza e dell'Accademia nazionale di San Luca. 


Rocco Borromini è un architetto italiano esponente dell'architettura organica del XXI secolo,

nei suoi  lavori possiamo notare come il design contemporaneo si fonda con elementi del passato, recuperando materiali naturali.

 

''Il bello come dice Benedetto Croce “non è un fatto fisico, non ha nulla a che vedere con l'utile, col piacere, col dolore, con la morale, non è oggetto di conoscenza concettuale”, accomuna tutti o perlomeno tutti coloro che hanno la fortuna di lasciarsi emozionare, “è dunque ciò che produce uno stato d'animo libero da ogni interesse pratico o logico, un'impressione che si esprime in una pura immagine, oggetto di intuizione … cui dà coerenza e unità il sentimento.”